Poco più di 50 anni fa, nel 1961, nasceva anche grazie a una idea di alcuni scout del CNGEI la Croce Rosa Celeste. Son radici lontane, ma sempre vive: tutt’ora sulle fiancate delle ambulanze spicca il giglio con la scritta “Alere Flammam”, lo storico motto dello scoutismo.
La voglia di immaginare un progetto comune da realizzare insieme ha sempre continuato ad ardere viva e forte e finalmente l’occasione si è concretizzata con il progetto “Amico Pronto”, realizzato grazie alla collaborazione tra Croce Rosa Celeste e CNGEI Milano.
L’idea iniziale è nata dalla voglia di spiegare ai giovani lupetti come comportarsi in caso di incidenti, infortuni o necessità di emergenza, far capire in quali casi è importante chiamare immediatamente il soccorso sanitario del 118, e come farlo nel migliore dei modi. Le due associazioni hanno quindi a lungo collaborato portando da una parte competenze mediche ed interventistiche, dall’altra la lunga esperienza di attività e giochi con i bambini.
Così 24 lupetti scatenati del Quinto Branco “Chai Tala” hanno incontrato i soccorritori volontari della Croce Rosa Celeste. La giornata ha avuto inizio con un gioco a quiz in cui, divisi in squadre, i lupetti dovevano identificare l’azione giusta da fare in situazioni di emergenza: i soccorritori hanno inscenato situazioni di piccoli infortuni (dalla caviglia slogata alla piccola bruciatura) in cui però era comunque importante chiamare l’adulto “di riferimento” più vicino (la tata, il genitore, il vigile, in base alle diverse situazioni). I lupi hanno poi imparato a curare piccole ferite e a come comportarsi in caso di perdita di sangue dal naso, sperimentandosi in prima persona.
Dopo essersi rifocillati a pranzo ed essersi scatenati ad una partita a palla scout, la giornata è proseguita affrontando casi più gravi, suggeriti dai lupi stessi, in cui la scelta più giusta era sì avvisare l’adulto di riferimento se presente, ma altrimenti chiamare comunque loro stessi direttamene il 118. Tramite il gioco “ruba bandiera” i lupi hanno memorizzato le differenti situazioni, individuando la necessità o meno di chiamare il 118.
Ripreso un attimo il fiato dalle gran corse del gioco, i lupetti hanno imparato come comportarsi in caso di perdita di coscienza: un caposcout è “svenuto” e i soccorritori della Croce Rosa Celeste, dopo averlo chiamato ed essersi accertati che non rispondeva agli stimoli, hanno avvertito tempestivamente il 118, simulando una telefonata con il centro operativo, spiegando ai lupi con calma e chiarezza le informazioni da comunicare e come farlo.
A questo punto, i lupi si sono messi in gioco in prima persona, rispondendo con grande serietà e impegno a questa “sfida”.
Infine, il meritatissimo tour dell’ambulanza: i curiosissimi lupetti hanno sommerso i soccorritori di domande su ogni singolo presidio, che era un po’ quello che tutti si aspettavano da quando il grande gigante con il cavallino alato era arrivato.
Una lunga, entusiasmante e meravigliosa giornata. I lupetti sembrano avere imparato davvero tanto, ed essersi divertiti facendolo, e se siamo riusciti a lasciare a loro anche solo un decimo di quello che loro hanno regalato a noi, allora è stato di certo un successo gigantesco.